"Mentre parlava amabilmente però...mi guardava, come se già sapesse..."

G.Lorca - Mariana Pineda

ACTING FOR THE CAMERA - QUESTIONS

Risposte alle vostre domande su argomenti di interpretazione cinematografica.

Vengono trattati in questa pagina, su richiesta dei visitatori del sito, temi specifici di "film acting".

Gli argomenti qui trattati fanno parte del programma del corso: "ACTING FOR THE CAMERA" da me condotto per la KOSMOKI FILM ACTING SCHOOL di Torino (vedi pag. corsi).

...........................................

ANSWERS:

Q: Per la scuola americana che differenza c'è tra "listen" e "feel"?

A: "Listen" indica l'ascolto in senso generale, "feel" le conseguenze interiori delle afferenze sensoriali giunte nel "listen". Anche in italiano ormai con "feeling" intendiamo quella sinergia, quella profonda condivisione di sensazioni interiori e di comunanza d'intenti che appartiene più alla sfera dell'essere che a quella del semplice ascoltare.

"Acting is the ability to react to imaginary stimuli. The essential problems in acting-does the actor "feel" or does he merely imitate?" (L.Strasberg)

"E' impossibile recitare un sentimento." (K.S.Stanislavskij)

"How can the actor both really feel, and also be in control of what he needs to do on stage?" (L.S.)

Il verbo "to feel" descrive in modo straordinariamente sintetico e completo il significato esperienziale di cui abbiamo bisogno per indicare il nucleo del problema interpretativo. Esso infatti significa nello stesso tempo "sentire" e "provare". Significa cioè insieme tutto il processo che dalla percezione della afferenza sensoriale conduce alla relativa risposta emotiva, risposta emotiva che a sua volta si trasforma in "esperienza emotiva" cioè diviene parte indelebile del patrimonio della nostra "memoria emotiva". "To feel" diviene così il primo obiettivo fondamentale del nostro lavoro. "Sentire" e "provare" devono così costituire gli scopi primi dell'azione immaginativa dell'attore, devono essere l'essenziale presupposto, l'ineludibile premessa ad ogni strategia interpretativa.

............

Q: Per quali ragioni gli attori italiani "rendono", in media, meno dei loro colleghi stranieri?

A: In estrema sintesi, a mio parere, le ragioni sono quattro, tutte riconducibili alla mancanza di cultura del "film acting" che caratterizza il cinema italiano dalla fine del neorealismo.

1) Mancanza di preparazione di base degli attori. Assenza di percorsi formativi specifici e alternativi a quelli teatrali.

2) Mancanza della figura professionale del "acting coach" sia nella preparazione remota sia in quella prossima (sul set) accanto agli attori.

3) Diffusa mancanza di cultura del "film acting" sul set da parte della regia e della produzione. (Si pretende dall'attore una efficienza operativa che contrasta totalmente con la ricerca della qualità. Se l'attore sbaglia anche una sola volta, sul set cresce la tensione che penalizza fortemente la serenità interpretativa dell'attore. Il metodo interpretativo corretto, che utilizza anche le afferenze immaginative dei percorsi emotivi e non quella solo mnemonica richiede, per poter ottenere una alta qualità interpretativa, la possibilità di "sbagliare", di fare cioè più tentativi senza che intorno all'attore crescano i "mugugni". Strasberg diceva: Chi non sbaglia esegue, chi sbaglia crea). Per ottenere una "pole position" occorrono spesso più giri di pista ma purtroppo le produzioni preferiscono spesso gli autisti ai piloti, i ragionieri agli artisti ed i risultati si vedono.

4) La difficoltà che spesso trovano gli attori italiani nell'interpretare copioni scritti da dialoghisti che non tengono in nessun conto i contenuti sottotestuali della interpretazione.

..........................................

Per porre domande usa la pagina: "contatti".

..........................................

indirizzi utili:

www.actors-studio.com

www.mxat.ru

www.hbstudio.org

www.stellaadler.com

..........................................

libri utili:

Lee Strasberg - A Dream of Passion - A plume/penguin book

John Strasberg - Accidentally, on purpose - Applause

Tony Barr - Acting for the camera - Perennial library

Loraine Hull - Strasberg's Method - Hull

Judy Kerr - Acting is everything - Studio city

Helen Garvy - Before you shoot - Shire

...........................................